Le isole Tremiti sono al primo posto in classifica, in tema di sostenibilità. Chiamate anche Diomedee, sono situate al largo delle coste pugliesi, nel mar Adriatico.
Il loro indice di sostenibilità è pari al 53%. Ma non solo. Sono virtuose anche nel tasso di dispersione idrica, il più basso registrato dal rapporto Legambiente (pari al 9%).
Qualche timido passo in avanti è stato fatto, ma c’è ancora molto da lavorare: questo è, in sintesi, quanto emerge dal nuovo rapporto di Legambiente, che per la prima volta prende in considerazione la questione ecologia con riferimento alle isole minori d’Italia, assegnando loro un indice di sostenibilità. I parametri valutati sono il consumo del suolo, la gestione dei rifiuti, il dispendio in termini di acqua e di energia, la mobilità, lo sviluppo delle aree protette e i regolamenti edilizi. L’analisi ha coinvolto 27 piccole isole marittime abitate, e l’indice medio è risultato essere pari al 40%. Scopriamo qualcosa in più.
In Italia, sulle isole minori la piena sostenibilità è ancora un traguardo lontano” – si legge sul V rapporto “Isole Sostenibili – Le sfide della transizione ecologica nelle isole minori”. L’Osservatorio estrapola gli ambiti di intervento sui quali si è già fatto qualcosa, e quelli in cui invece si è ancora troppo indietro. L’obiettivo, naturalmente, è quello di individuare delle politiche volte a recuperare nei settori in cui le isole sono in svantaggio, affinché si compia davvero una transizione ecologica. E ora vediamo la classifica delle realtà più virtuose e di quelle che hanno ancora molto da fare.